
Loro – Gv 3,31-36
Chi viene dall’alto, è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
Tendenzialmente chi sta in alto suole rimanere in alto e non mischiarsi con quelli che stanno in basso.
E quando quelli di su parlano di quelli di giù li chiamano “loro”: “loro” sono diversi, “loro” non ci possono capire, da “loro” si fa così, da noi si fa meglio…
Quelli di su tendono poi a isolarsi nei loro mondi belli e ordinati e, soprattutto, protetti. Sono infatti i muri lapìdei e informativi a perimetrare i confini del mondo di su. Guai a correre il rischio che “loro” entrino in contatto con gli altri. La sicurezza per quelli di su è davvero un’ossessione.
Inoltre, quelli di su si sentono benedetti da Dio per la loro condizione. Se siamo quelli che siamo è perché Dio ci ha favoriti, mentre “loro”, se si trovano in quella condizione, è perché avranno commesso qualcosa di sbagliato agli occhi del Signore.
Ognuno di noi ha i propri “loro”, persone con le quali non ci si mischia, esseri da cui tenersi lontano. Ognuno di noi ha i propri “loro”, di cui non vuol sapere nulla. Non è necessario arrivare a disprezzarli. Basta essere indifferenti.
Se fatichiamo a trovare Dio nella nostra vita è perché tante volte lo cerchiamo nel posto sbagliato. Lui ha fatto pasqua, anzi sempre fa pasqua, cioè passa dai nostri cieli alla “loro” terra perché ama stare con “loro”.
Chi non vuole sprecare il potenziale d’amore della propria vita faccia pasqua, faccia cioè come Dio: passi dai propri comodi cieli alla “loro” terra, forse meno comoda, ma certamente più viva perché è lì che Dio lo sta aspettando.