
Origine e destinazione – Gv 6,44-51
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
C’è sempre una domanda, una curiosità insopprimibile che serpeggia intorno a Gesù. Chi è? Da dove viene? Non è il figlio di Giuseppe? Non viene da Nazareth? Ci sfugge qualcosa a noi che sappiamo tutto di lui?
E una domanda sempre viva. Fino alla fine davanti ai tribunali e mentre muore sulla croce. Chi è? Un malfattore, un re, un rivoluzionario, un profeta, un impostore, un diavolo, un populista, un maestro, un guaritore… un figlio di Dio?
Nello stile e nelle parole Gesù fa riferimento alla sua origine nascosta e gloriosa, invisibile e sicura: il Padre.
Viene dal Padre per riportarci al Padre. Scende dal cielo per aiutarci ad alzare lo sguardo. Viene da lontano per ridurre le distanze. Si fa vicino per caricarci sulle spalle. Si precipita verso tutti per tendere una mano. Non viene dall’alto per schiacciare, ma per risollevare. Non ci mostra il Padre per dimostrare la distanza che c’è tra noi e lui ma farci fratelli suoi. Non porta dottrine e morali particolari, ma ci spinge a una relazione unica e necessaria se non vogliamo che la vita si perda in un abisso di vuoto inconsistente. La vita eterna è conoscere e stare in questa relazione. Tra Padre e figli. Gesù è il Pane che il Padre offre al mondo perché viva e non muoia. Il padre porta il pane a casa per i figli. Qui il Padre porta il pane lì dove gli uomini si sono persi perché, abbandonando la loro povera vita da schiavi, ritrovino la gioia di vivere la vita da figli e da fratelli. Dal Padre veniamo e a Lui siamo chiamati a tornare. E Gesù, il suo Figlio benedetto, ci indica la strada e ci apre la porta di casa. Intra omnes.