
Amore vs odio – Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Dopo tanti brani del Vangelo incentrati sull’amare, nei giorni scorsi, oggi la Parola ci ricorda che l’amore può ricevere in risposta l’odio. Gesù lo ha abbondantemente sperimentato nella sua vita e ci dice che lo stesso può accadere a noi.
Ci tiene però a precisare che le difficoltà che possiamo incontrare non dipendono da noi, ma da Lui. Come se da un lato volesse consolarci, e dall’altro ricordarci che credere in Lui è una cosa seria: è scegliere di provare ad imitare il suo stesso stile di vita, fondato su quel “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” e quel “amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”.
Uno stile lontano dal sentire comune del “mondo”, tanto spesso nutrito di egoismo e del desiderio di superiorità sugli altri, e che può farci incontrare indifferenza, incomprensione o perfino ostilità quando la nostra vita testimonia la nostra fede.
Ma come Gesù ci lascia un modello da seguire nell’amare, così ci dà l’esempio di come affrontare l’odio: il suo agire e parlare, in tutta la sua vita, sono il modello a cui guardare.
Non siamo chiamati a difenderci dal mondo o a combatterlo, ma a mostrare, con mitezza e al tempo stesso con tenacia, che un altro modo di vivere non solo è possibile, ma è anche bello.