Una libertà da sempre perseguitata – Gv 15,26-16,4

Una libertà da sempre perseguitata – Gv 15,26-16,4

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».

Gesù ha parlato più volte della persecuzione che i discepoli avrebbero dovuto subire e li ha preparati ad affrontarla assicurandoli della presenza dello Spirito Santo come sostegno sicuro in quei momenti. Nel brano di oggi c’è un approfondimento ulteriore: vi è chi perseguita coloro che seguono Cristo, e nel farlo crede di rendere culto a Dio! Crede cioè di fare una cosa giustissima! Sembra un paradosso ma non lo è! Gesù poi aggiunge: «faranno ciò perché non hanno conosciuto né il Padre né me». Come a dire: pensano di rendere culto a Dio ma in realtà non lo conoscono, perciò perseguitano chi invece lo conosce e lo segue. Si corre infatti il pericolo di scambiare Dio per il proprio io, per i propri schemi mentali, per le proprie convinzioni!

Di questi tempi si parla spesso di libertà religiosa, anche perché molte persone arrivate in Italia da paesi dove si vivono altre religioni, hanno dovuto fuggire la loro patria proprio perché Cristiane. La persecuzione religiosa non si è fermata ai primi secoli della storia della Chiesa: anche oggi è quanto mai presente nel nostro mondo.

Se da una parte le parole di Gesù ci confortano assicurandoci la difesa dello Spirito Santo, dall’altra ci mettono in guardia. Ci invitano a rispettare la fede di persone di religione diversa dalla nostra, e a togliere la tentazione di pregiudizio e di classificare le diverse fedi. Dio ci può parlare anche attraverso persone che non hanno la nostra fede ma che vivono l’essenziale del Vangelo. 

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