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Categoria: Una parola in più

A volte una parola in più è qualcosa di importante, che dà un po’ più di luce alla nostra quotidianità.

Ogni giovedì proviamo a condividere una riflessione, un approfondimento sulla realtà attuale, su pagine di cronaca recenti, su un costume contemporaneo, alla luce del vangelo della domenica successiva.

Pensiamo che riflettere insieme possa essere un’arma potente, un modo intelligente, alternativo all’opposizione muro-contro-muro o all’accettazione a-critica di ciò che accade.

A volte basta una parola in più.

Serpenti tra le mani

Serpenti tra le mani

Il brano finale del vangelo di Marco che ci viene presentato in questa domenica in cui la chiesa celebra la solennità dell’Ascensione (Anno B, Mc 16,15-20), parte da un invio e si conclude con una conferma: gli Undici vengono mandati a portare la Parola a ogni creatura, perché la salvezza non è realtà che riguarda solo gli uomini, ma proposta che, attraverso l’umanità, arriva all’intera creazione, mentre il Signore, proprio perché riprende il suo posto accanto al Padre, continua ad…

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L’onestà dell’amicizia

L’onestà dell’amicizia

«Nessuno è un’isola: quando si distrugge il volto dell’altro, si dissolve anche il nostro, specialmente nell’era di interconnessione globale in cui viviamo. Se affondiamo, affonderemo insieme, nella stessa barca». È una riflessione destinata a restare, quella che il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, ha pronunciato giovedì all’università Lateranense.«Quanto sta avvenendo in Terra Santa è una tragedia senza precedenti. Oltre alla gravità del contesto militare e politico, sempre più deteriorato, si sta deteriorando anche il contesto religioso e sociale. Il…

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Potatura

Potatura

Al centro del vangelo di questa quinta domenica di Pasqua, anno B (Gv 15,1-8), troviamo l’immagine della vite e dei tralci. Al cuore del discorso di saluto ai suoi, Gesù nell’ultima cena, offre una visione di come dovrà strutturarsi la relazione con lui. Rimanere in lui vuol dire non solo accogliere la sua parola, vuol dire anche accettare che questa parola eserciti un’azione di potatura che, come per i tralci innestati alla vite, è necessaria affinché la pianta porti più…

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Pastore

Pastore

Domenica del buon Pastore: quarta domenica del tempo di Pasqua (Anno b, Gv 10,11-18). Dobbiamo liberare l’immagine del pastore da un’idea romantica e poetica che non trova corrispondenza nell’intento evangelico. Se Gesù ha sentito il bisogno di aggiungere un aggettivo (bello/buono) alla figura del pastore è proprio perché normalmente i pastori non erano né belli, né buoni; erano più simili alla figura del mercenario che, visto arrivare il pericolo, preferisce mettere in salvo se stesso piuttosto che proteggere il gregge…

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Help!

Help!

Le azioni che il Risorto compie, nel racconto dell’apparizione riportato da Luca nel brano della Terza domenica di Pasqua anno B (Lc 24,35-48), sono molto concrete e tutte volte a dimostrare la continuità di identità tra colui che è stato crocifisso e colui che ora si presenta agli occhi increduli dei suoi discepoli. Dopo aver salutato attraverso il dono della pace, invita a guardare mani e piedi dove risultano ben visibili i segni dei chiodi. Di fronte allo stupore e…

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Il primo giorno della settimana (dopo gli altri)

Il primo giorno della settimana (dopo gli altri)

Per la domenica di Pasqua si poteva scegliere un brano più convincente (Gv 20,1-9), un brano che parlasse esplicitamente dell’apparizione di Gesù, magari che sottolineasse con forza e sicurezza la presenza del maestro in mezzo ai suoi discepoli. Invece ci viene consegnato soltanto un sepolcro vuoto, l’angoscia di Maria, la corsa di due discepoli, i teli posati là con il sudario avvolto in un luogo a parte. Nulla di più di questo. Eppure viene sottolineato che il discepolo amato, entrando…

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Grande silenzio

Grande silenzio

«Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato» (da un’antica «Omelia sul Sabato santo»). Questo è l’unico giorno dell’anno liturgico in cui non c’è una liturgia della Parola. È il giorno del grande silenzio di Dio, iniziato al culmine della passione che abbiamo rivissuto ieri – quando Gesù sulla croce, sentendosi abbandonato perfino…

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Tradimento e lacrime

Tradimento e lacrime

Nella lettura del Passio secondo il vangelo di Marco che ascolteremo domenica prossima, domenica delle Palme (anno b), si potrebbero scegliere diverse linee di approfondimento a partire da un singolo passaggio o seguendo in particolare l’evoluzione di alcuni personaggi. Il racconto di Marco, riportando i fatti che culminano nella morte di Gesù, si fa ancora più scarno e sintetico: la narrazione asciutta dell’evangelista porta a vivere tutta la drammaticità degli eventi che si scatenano contro Gesù. Colui che fin dall’inizio…

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Il libretto delle istruzioni

Il libretto delle istruzioni

«Signore, vogliamo vedere Gesù», questa l’affermazione che un gruppo di Greci rivolge a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, forse, visto il nome, proprio di origine greca. Questa l’affermazione che mette in moto il racconto di questa V domenica di Quaresima, anno B (Gv 12,20-33) e che l’evangelista Giovanni ci presenta come racconto di manifestazione, al pari di quello che i Sinottici presentano sul monte Tabor. Nelle versioni che raccontano la Trasfigurazione, una voce dal cielo conferma che Gesù…

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Venire alla luce

Venire alla luce

Tutti hanno da nascondere qualcosa, così il vecchio adagio, e forse è proprio vero. Gli uomini amano più le tenebre perché nell’ombra è maggiore lo spazio di manovra per chi agisce solo esclusivamente per i propri interessi a scapito di quelli degli altri. Eppure la luce è presente nel mondo: l’alternativa c’è sempre, anche di fronte a quelle realtà che sembrano talmente connaturate all’essenza umana da sembrare inamovibili. In questa IV domenica di Quaresima, anno B (Gv 3,14-21), il tema…

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