Madri – Mc 3,31-35

Madri – Mc 3,31-35

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

Era già successo una ventina di anni prima, a Gerusalemme, durante la festa di Pasqua. Maria e Giuseppe «trascorsi i giorni» erano ripartiti, «credendo che egli fosse nella comitiva». Anche allora si misero a cercarlo; lo ritrovarono, solo dopo tre giorni, «nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava».

Ieri, come oggi, si stava occupando delle cose del Padre suo (cf Lc 2,41-50).

Ieri, però quel ragazzo era accarezzato dallo stupore di «tutti quelli che l’udivano», felicemente sorpresi «per la sua intelligenza e le sue risposte».

Oggi, invece, su quel ragazzo divenuto ormai uomo incombe una sentenza di morte, già pronunciata per bocca di farisei ed erodiani, ai quali la rivoluzione dell’amore inaugurata dal Nazareno non va proprio giù.

Probabilmente l’eco funesta di quella condanna era giunta alle orecchie di Maria.

I suoi passi solleciti e il volto teso raccontano la sua preoccupazione, il timore che sia già arrivato il tempo in cui le parole dell’anziano Simeone si debbano avverare. La spada già punge il cuore. È già sul punto di trafiggerle l’anima?

In Maria vediamo tante mamme alla ricerca dei propri figli; anch’essi, come Gesù, determinati a percorrere fino in fondo il proprio cammino per la verità, la giustizia e la pace. Maria ha il volto di Felicia Impastato china sui resti del figlio Peppino trucidato dalla mafia; delle madri dei desaparecidos, sulle tracce dei propri figli fatti sparire dai regimi dittatoriali latino-americani; delle mamme iraniane prostrate dinanzi ai corpi penzolanti di quei poveri cristi che hanno osato sfidare un sistema che, in nome di Dio, schiaccia figlie e figli.

Come a Maria, anche a noi può capitare di smarrire Gesù. Non scoraggiamoci, perché, come Maria, possiamo ritrovarlo dove due o tre sono riuniti nel suo nome, in quella comunità di fratelli, sorelle e madri chiamata Chiesa.

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