Fai presto – Lc 7,11-17

Fai presto – Lc 7,11-17

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

Proprio qualche giorno fa ho fatto una lunga chiacchierata con S, una ragazza che è stata accompagnata in parrocchia per parlare con qualcuno. Alla fine dell’incontro mi sono alzato dalla sedia addolorato e sfinito perché per tutto il tempo dell’incontro mi trovavo di fronte a una creatura svuotata, sgonfia, privata di ogni voglia di vivere e di continuare l’avventura bella e difficile della vita. «Non ho più le forze e neanche la voglia di vivere! Spesso mi auguro di andare a dormire e di non svegliarmi mai più. Ma questo Dio lo permetterà! Ho provato tante volte a togliermi la vita e non voglio più vivere».
Mi sembrava di stare di fronte a un muro di vetro, senza appigli… mi sentivo senza una parola che potesse infrangere quel muro sicuro che faceva rimbalzare qualsiasi possibilità di rivedere la sua granitica convinzione.
Un momento di luce (almeno così è sembrato a me) è arrivato quando mi ha detto: «…lo so che c’è tanta gente che vorrebbe vivere e io sono disposta a dare la mia vita, la darei volentieri, se potessi farlo a chiunque voglia vivere… ma io non voglio più vivere».
Quel desiderio di non buttar via la vita mi sembrava che la facesse risplendere nel suo vero splendore e sembrava sussurrare tra le continue ripetizioni di farla finita che la sua vita portava i segni di un valore inestimabile che, purtroppo, non riusciva più a percepire.
Sicuramente tocca a me fare tutto quello che posso e devo fare perché S. non precipiti velocemente nel rifiuto totale e definitivo della sua vita.
Ma Tu Signore aiutami. Avvicinati anche Tu a questa tua creatura, per cui hai dato la vita, e come per quel figlio unico, tocca la sua vita e parla al suo cuore dicendo anche oggi «Alzati!» Prima che sia tardi.

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2 pensieri riguardo “Fai presto – Lc 7,11-17

  1. Buongiorno, whatsapp ha messo a disposizione una nuova funziona, simile a Telegram, i canali whatsapp. È una buona occasione per lanciare il canale whatsapp e diffondere la parola del signore anche in questa piattaforma che coinvolge persone di tutte le età. Cordialmente.

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