Lascia la tua offerta – Mt 5,20-27

Lascia la tua offerta – Mt 5,20-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli». Entrare nel regno dei cieli ha una condizione: esprimere, con il cuore e nei fatti, una giustizia superiore a «quella degli scribi e dei farisei».

Questa giustizia superiore non si misura con l’esecuzione del precetto, ma dalla qualità di relazioni interpersonali che riparano la dignità ferita, che rimettono in piedi chi è caduto, che ristabiliscono rapporti tra pari. È «giusto», secondo il cuore di Dio, chi vive per far vivere, chi si fa carico della vita altrui e la difende e la promuove.

Oggi ascoltiamo che tale giustizia è il fondamento per offrire un culto gradito a Dio. Inutile entrare in preghiera se il cuore è prigioniero di qualche disaccordo che ci divide. «Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello» e poi torna per offrire il tuo dono. Perché la fame e la sete della giustizia del regno, la cura per le relazioni fraterne, la condivisione dei beni coi bisognosi, sono l’offerta vera gradita a Dio, Padre di tutti.

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